Charcot Marie Tooth: malattia rara. La testimonianza di Giovannella

Giovannella e la sua passione per la danza

“L’obiettivo della mia vita è diventare insegnante di danza inclusiva”

Giovannella è una ragazza di 22 anni di Torino affetta da Charcot-Marie-Tooth di tipo 2A (CMT2A).

E’ vicino a lei la sua mamma, Luisa Perrero Porzio, referente dell’Associazione “Progetto Mitofusina2” per Torino.

La testimonianza di Giovannella, affetta da Charcot-Marie-Tooth

“Fin da bambina ero innamorata della danza, ma pensavo che non avrei mai potuto ballare a causa delle mia patologia. Dopo il liceo ho potuto praticare la danza in carrozzina presso l’Associazione “Ballo Anch’io” a Torino. La fondatrice, Marilena Goria, purtroppo mancata l’anno scorso, è stata la prima a promuovere la danza in carrozzina in Italia. Lei era una straordinaria insegnante di danza classica, che ha dedicato la seconda parte della sua vita a far danzare le persone disabili.

Oggi l’Associazione tiene corsi per oltre 50 persone con diversi gradi di disabilità, divisi in vari gruppi per bambini, giovani e adulti.

Io faccio parte del Gruppo Performer, che è quello più avanzato, ed è composto sia da persone in carrozzina sia da ballerine in piedi. Facciamo spettacoli ed esibizioni in teatri e manifestazioni in tutta Italia. Inoltre partecipiamo ai campionati della Federazione Danza Sportiva

Io sono vice-campionessa italiana ed europea di danza paralimpica.

La gara mi piace perché mi infonde adrenalina. Sono sempre desiderosa di esibirmi. E mi diverto molto a danzare con il mio gruppo, dove ci scambiamo tante energie!

Oltre alla danza, studio all’Università, sono laureanda in Lingue per il Turismo.

L’obiettivo della mia vita è inserirmi sempre di più nel mondo della danza, fondare una nuova scuola e diventare insegnante di “danza inclusiva”.

Ho una vita piena, tra studio, danza e amici , inoltre faccio parte del Rotaract, con cui siamo sempre impegnati a organizzare eventi di solidarietà.

Amo la mia cagnolina che mi fa compagnia e insieme usciamo spesso.

Il messaggio che vorrei lanciare ai ragazzi che come me vivono con una disabilità è questo: è fondamentale avere un obiettivo che ti spinge ad andare avanti giorno per giorno. Senza un obiettivo ti senti perso. La forza la trovi in questo e in una passione che coltivi e ti riempie le giornate”.

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