Sclerosi Multipla: biomarcatori che ne predicono il decorso

Studiata la correlazione tra il livello di peptide beta-amiloide nel fluido cerebrospinale e la velocità di progressione della sclerosi multipla.

(fonte: BlastingNews 10 settembre 2018)

Risulta molto importante conoscere, sin dalle prime fasi della malattia, la velocità con la quale più probabilmente la sclerosi multipla potrà progredire nel successivo decorso. A tale scopo sono stati studiati diversi biomarcatori che possono essere misurati mediante analisi del sangue e/o del fluido cerebrospinale: l’utilità di tali esami consiste nella possibilità di programmare più opportunamente e adeguatamente gli interventi terapeutici e/o preventivi.

Stabilita una correlazione tra livelli di beta-amiloide nel fluido cerebrospinale e velocità di progressione della sclerosi multipla.

Uno studio coordinato dal professor Elio Scarpini (direttore dell’Unità di Malattie Neurodegenerative del Centro Dino Ferrari, Ospedale Maggiore – Università degli Studi di Milano) e promosso dalla dott.ssa Anna Pietroboni (prima autrice), ha stabilito che bassi livelli di beta-amiloide nel fluido cerebrospinale (CSF) sono correlati a una maggiore velocità di progressione della Sclerosi multipla.

Sono stati studiati 60 pazienti, seguiti per 3-5 anni, sottoposti a Risonanza Magnetica Nucleare e ad analisi del fluido cerebrospinale, oltre che a valutazioni cliniche nel corso del tempo. Si è stabilito così un valore soglia di concentrazione della beta-amiloide nel fluido, pari a 813 pg / mL, al disotto del quale è maggiore la probabilità di progressione più grave e veloce della malattia. Lo studio è stato appena pubblicato sul Multiple Sclerosis Journal.

Il peptide beta-amiloide caratterizza più tipicamente la Malattia di Alzheimer. La novità dello studio condotto presso il Centro Dino Ferrari dell’Università degli Studi di Milano consiste nell’aver valutato l’importanza del peptide beta-amiloide nella sclerosi multipla. Inoltre tale studio ha stabilito un rapporto tra minore concentrazione del peptide nel liquor cerebrospinale e maggiore velocità di progressione della sclerosi multipla.

Cosa sono la beta-amiloide e il fluido cerebrospinale

La beta-amiloide è un peptide (sequenza di 42 amminoacidi) che deriva dalla scissione enzimatica di una proteina inserita nelle membrane dei neuroni e di altri tipi di cellule. Per effetto di tratti conformati in modo particolare (beta-foglietto), la beta-amiloide si aggrega in sovrastrutture insolubili e inattaccabili dagli enzimi e si accumula negli spazi tra le cellule.

Il fluido cerebro-spinale è un liquido prodotto da reti vascolari specializzate, i plessi corioidei, che sporgono nelle cavità interne dell’encefalo, i ventricoli encefalici. Riempie il sistema delle cavità ventricolari e, passando attraverso strette aperture, va a circondare l’intera massa encefalica e il midollo spinale, occupando lo spazio subaracnoideo. Quest’ultimo si trova tra la pia madre, che è la meninge più interna, e l’aracnoide più esternamente. Il liquido viene poi drenato dallo spazio subaracnoideo, soprattutto attraverso minuscole estroflessioni dell’aracnoide (granulazioni aracnoidee), verso i seni venosi della dura madre (la meninge più esterna e più spessa).

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